Il 24 Febbraio 2023 la Cassazione ha condannato a morte il compagno Alfredo Cospito, rigettando il ricorso
presentato dall’avvocato Flavio Rossi Albertini. Alfredo è un prigioniero politico Anarchico in sciopero della
fame dal 20 ottobre 2022 condannato per il ferimento di un dirigente di Ansaldo nucleare Roberto Adinolfi
e per un atto dimostrativo per aver fatto esplodere due ordigni artigianali di bassa intensità in orario
notturno, dello stesso materiale usato per i fuochi d'artificio, davanti alla scuola degli allievi carabinieri a
Fossano. Senza causare feriti.
Lo sciopero della fame non era e non è un ricatto allo Stato, ma semplicemente un tipo di dialogo non
violento per protestare contro il regime carcerario del carcere duro a cui è stato sottoposto. Per una strage
che non è mai avvenuta..
Lo scorso luglio La Corte di Cassazione ha deciso che Alfredo doveva essere giudicato per il reato di strage
politica articolo 285 uno dei reati più gravi previsti nell'ordinamento penitenziario italiano che sanziona con
l'ergastolo ostativo chi attraverso la medesima condotta metta in pericolo la sicurezza dello Stato anche se
non ci sono state vittime, un articolo che non è nemmeno stato usato durante le stragi della stazione di
Bologna dove persero la vita 85 persone e nelle stragi di capaci e via D’Amelio dove diverse tonnellate di
esplosivo e tritolo fecero saltare l'autostrada e la piazza e dove morirono Giovanni Falcone e Paolo
Borsellino e le loro scorte.
Nel maggio 2022 ad Alfredo viene comminato anche il regime di 41 bis perché secondo i magistrati e gli
investigatori i suoi scritti e riflessioni inciderebbero alla violenza.
A dicembre 2022 la Corte d’assise d’appello di Torino ha sollevato la questione di illegittimità
costituzionale e ha disposto la trasmissione degli atti alla Consulta, inoltre a dicembre il tribunale di
sorveglianza ha respinto il reclamo avanzato del legale contro il carcere duro.
A Febbraio 2023 il ministro della Giustizia Carlo Nordio dopo aver acquisito il pareri necessari nonostante
nel frattempo fossero giunte delle novità ha respinto la richiesta di revoca del 41 bis, In quanto
orienterebbe gli anarchici…non era assolutamente coinvolto negli atti di protesta avvenuti in questi 4 mesi,
inoltre basterebbe fare una semplice ricerca su Google per capire che gli anarchici non hanno capi..
Alfredo è il primo anarchico condannato al 41 bis, una vendetta da parte dello Stato per una questione
politica e non giuridica.
Lo Stato ha deciso che vuole un martire e di condannarlo a morte, torturandolo fino all'ultimo. Siamo a
conoscenza che potrebbe esserci un’ulteriore violenza da parte dello Stato infliggendogli un’eventuale TSO,
qualora Alfredo perdesse conoscenza nonostante abbia dichiarato di rifiutare l’alimentazione forzata.
Durante questi quattro mesi tanti giornalisti hanno scritto e fatto servizi in televisione mettendo in
evidenza falsità e mezze verità sulla vicenda di Alfredo.
Ieri 27 Febbraio è stato, dopo quattro giorni dal rigetto della Cassazione, trasferito dall’ospedale San Paolo
di Milano dove era ricoverato al carcere di Opera. Dove ho smesso di prendere anche il potassio e lo
zucchero, si limiterà solamente ad acqua e sale.
Alfredo con il suo sciopero ha fatto conoscere quello che è l’inferno del 41 bis, una tomba per vivi, e noi
continueremo a lottare per l’abolizione di tale regime, perché nessuno merita di essere seppellito in quel
sarcofago di cemento. Noi continuiamo a sostenerlo fino all’ultimo respiro..
Un abbraccio anarchico e rivoluzionario
Luna- Samira e Beppe
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